giovedì 9 settembre 2010

Lettera al Mattino di Padova

Gentile Direttore,
la Rete Pd Nuovopercorso, che all'ultimo congresso del PD Provinciale ha ottenuto il 30,53% dei consensi, ha lanciato presso la Festa Provinciale del PD e in tanti circoli della Provincia una raccolta di firme aperta a tutte le persone (iscritti e non iscritti), affinché sia cambiata l'attuale legge elettorale (cosiddetta porcellum), che ha espropriato il cittadino della capacità di scegliersi chi lo rappresenta in Parlamento e, nel caso ciò non accada, che le candidature del PD in Parlamento siano scelte con il metodo delle primarie.

Tutta la nostra rete è impegnata nella raccolta delle firme. Analogamente in tutta Italia le firme raccolte sono già 50.000 in pochi giorni.

Il nostro obiettivo per Padova e Provincia è di raccoglierne un migliaio.

Invitiamo tutti i cittadini ad affermare con una semplice firma un principio democratico fondamentale: la scelta di chi ci rappresenta in Parlamento deve ritornare al cittadino!

Cordiali saluti.

Francesco Corso e Filippo Pacchiega


Scarica il modulo e raccogli anche tu le firme

Messaggio di Francesco Corso

Cari Democratici,
finito il periodo estivo, è iniziata una grande e lunga festa democratica all'Appiani a Padova, in Via Marghera, in cui alcuni di noi saranno impegnati in dibattiti, raccolta firme e cucina.

Nei giorni successivi la conclusione della Festa Democratica, prevista per il 19 settembre, organizzeremo una grande assemblea di PDNuovopercorso con l'obiettivo non solo di fare il punto della situazione sulle nomine, sulle deleghe, sui rapporti con il variegato fronte della maggioranza interna ma soprattutto per rilanciare la nostra azione di cambiamento di un PD che non si accorge della distanza del suo gruppo dirigente dalla società, dal comune sentire, dal suo potenziale elettorato.

Dovremo ritrovarci per condividere iniziative che riportino nel PD l'attenzione verso i temi che sono stati alla base della nostra campagna congressuale: la democrazia, la partecipazione, l'ambiente, la solidarietà, il lavoro, la nuova economia, ecc.

Questi temi non sono tenuti in grande considerazione e su alcuni di questi sussistono visioni molto diverse e preoccupanti (es.: ambiente, centri commerciali, nucleare, revamping, ecc.), che non ci faranno fare passi in avanti.

Abbiamo il non facile compito di riavvicinare, riannodare il legame con il mondo "democratico" che sta appena fuori del nostro partito e che ci sta aspettando da troppo tempo e da troppo tempo sta accumulando delusioni.

Ci siamo presentati al Congresso con una piattaforma di cambiamento non basata soltanto su aspetti esteriori ma sulle scelte politiche che il PD è chiamato a fare, sul ruolo dei circoli e sulla democrazia interna.

La formazione del "nuovo" quadro dirigente sembra riproporre vecchie strade e vecchi vizi, quando chi decideva era altrove.
Pure le deleghe sembrano perpetuare il vecchio modo di fare politica in cui i veti incrociati ingesseranno l'agire politico e la capacità di dibattere in libertà e alla fine SCEGLIERE.

Anche le PRIMARIE non sono ben viste ma noi dobbiamo chiedere con forza che la scelta dei nostri rappresentanti in Parlamento avvenga con il metodo delle Primarie, soprattutto con questa legge elettorale che ha espropriato il cittadino della facoltà di scegliersi chi lo rappresenta.

Il nostro ruolo in questo scenario diventa importante, forse decisivo.
Il consenso ottenuto ci impone di non disperdere la nostra rete e di utilizzarla per affermare i valori di cui siamo portatori e che avevamo ben sintetizzato nel manifesto congressuale.

Dobbiamo avere la costanza di ritrovarci e di discutere in libertà per condividere alla fine azioni concrete che diano respiro al progetto di riavvicinare il PD alla nostra gente e di riaccendere la speranza di un governo democratico del nostro Paese e dei nostri territori.

Dobbiamo avere la forza e la determinazione di stare assieme, democraticamente e di essere contagiosi.

Pertanto entro la fine settembre organizzeremo una riunione della RETE PDnuovopercorso per programmare la nostra azione e la nostra presenza.
Un caro saluto a tutti,

Francesco Corso