Prima il sindaco di Solesino, poi tutto lo stato maggiore del Pd. Da Paolo Giacon, consigliere provinciale, a Davide Zoggia (responsabile enti locali). Tutti contro il «Calendario della Befana» senza 25 aprile e 1 maggio, stampato dalla Provincia e spedito ai municipi. Un'iniziativa dell'Assessorato all'identità veneta del leghista Leandro Comacchio.
«La vicenda è sconcertante. L'ennesima azione leghista grave e irrispettosa nei confronti dell'intero Paese. Offende la memoria di quanti sono morti per liberarci dai nazifascisti e quanti lavorano o sono morti per il lavoro». Così Zoggia che rincara: «Un ignobile spreco di denaro pubblico: dopo le balle sulle bandiere, i soli di Adro e le mille altre buffonate, un altro capolavoro».
Per Giacon, un calendario da ritirare: «Ha fatto bene il sindaco di Solesino a rispedire al mittente questo tentativo maldestro di riscrivere la storia e di distorcere le feste e le tradizioni. La Provincia interrompa subito la distribuzione. Invitiamo tutti i sindaci, le associazioni e le parrocchie a sommergere la sede della Provincia con i pacchi di restituzione. Ovviamente con il costo di spedizione a carico del destinatario».