martedì 3 gennaio 2012

Relazione dell'assemblea di PD Nuovo Percorso



Dopo un anno e mezzo dal congresso PD del luglio 2010 ci ritroviamo a svolgere una riflessione su quanto fatto ma soprattutto sulla prospettiva che abbiamo di fronte.
L’attività svolta è stata notevole anche se molto spesso sotto traccia. Oltre ai convegni di Boara, di Conselve e le numerose iniziative svolte nell’espletamento delle deleghe ricevute (sanità, sociale, Parco Colli) dobbiamo ricordare le numerose prese di posizione interne al PD provinciale
( revamping Italcementi – nomine – vicende di Montagnana – Festa Provinciale – Primarie) alcune di queste coronate dal successo delle nostre posizioni (Revamping e nomine) e le numerosissime iniziative che su nostro imput siamo riusciti ad organizzare nei vari circoli ed ad alcune feste democratiche davvero innovative ed interessanti.  Una attività molto ricca anche se confinata su zone di influenza.
Una attività, la nostra, compressa tra la necessità di essere presenti nel tentativo di rappresentare quella parte non omologata che crede ancora nella possibilità di cambiare il nostro Partito, un Partito governato, ad di fuori degli organi statutari (segreteria, esecutivo, direzione, assemblea), e l’indubbia difficoltà di stare in questo Partito sempre incerto e contraddittorio sulle scelte da farsi, poco entusiasmante ed ancora dominato dalle vecchie appartenenze (Ds e Margherita), ultimamente percorso da fremiti “neo-centristi”.
La poca appetibilità di questo PD è dimostrato dalla perdita di iscritti. Perdita che ci tocca da vicino poiché i più sensibili alla politica e ai valori del PD sono i nostri sostenitori (Arzergrande, Camposanpiero, Montagnana, Este, ecc.).
La perdita di iscritti sembra essere sottovaluta dall’attuale dirigenza del ns partito, giustificata e persino contrapposta all’aumento delle Feste Democratiche. Insomma i nostri segretari si consolano della perdita di migliaia di iscritti con l’aumento delle Feste!!. Ci sembra una ulteriore dimostrazione di miopia e di lontananza dal mondo reale che sta fuori dalla sede di Via Beato Pellegrino. In qualche caso ci è parso che la perdita di iscritti, soprattutto se non intruppati, non sia fonte di particolari dispiaceri, ma anzi sia vista con piacere.