giovedì 3 febbraio 2011

Bilancio regionale, le proposte del Pd per una manovra diversa

Con una serie di emendamenti, che definiscono una sorta di manovra alternativa, incentrata su pochi temi prioritari, il gruppo del Partito democratico in Consiglio regionale del Veneto vuole resuscitare il bilancio che ieri, nel presentarlo, il presidente della giunta, Luca Zaia, ha definito un ''cadavere eccellente''. ''Alcuni emendamenti del pacchetto - ha annunciato la capogruppo del Pd, Laura Puppato - hanno già incassato la condivisione di altri gruppi di opposizione''.


Elencando i punti oggetto di emendamento, Puppato ha indicato gli specifici stanziamenti richiesti dall'opposizione e i capitoli di spesa dove rinvenirli. Tra le prime necessità il Pd cita il piano straordinario per la difesa idraulica e sistemazione idrogeologica del territorio (100 milioni di euro per il 2011, reperendoli da residui per la viabilità regionale non utilizzati). Ulteriori 30 milioni di euro vengono chiesti per il trasporto pubblico locale, 15 per il fondo straordinario a sostegno dei lavoratori e 10 per le imprese artigiane, 20 per i servizi sociali, 50 per la non autosufficienza, 20 per assistenza a disabili, 16 per strutture per l'infanzia, 1,4 per scuola e diritto allo studio, 10 per il sostegno agli affitti.

Il Pd, inoltre, chiede che vengano messi in questo bilancio i trasferimenti annunciati dal governo, ''almeno nelle sue previsioni minime, come hanno già fatto altre Regioni'', ha rilevato Puppato. Sono importi sostanziosi, ha proseguito il capogruppo del Pd, perché si parla di almeno 25 milioni dai fondi europei per l'alluvione, almeno 100 per la sanità, altri ancora per il trasporto pubblico locale.

Il bilancio presentato dalla maggioranza, ha sottolineato Lucio Tiozzo, ''resta aperto perché non c'è certezza su quali e quanti finanziamenti possono ancora arrivare''. ''Al di là delle risorse che possono ancora arrivare - ha detto Piero Ruzzante - abbiamo individuato alcuni capitoli di bilancio che per un anno possono tirare la cinghia'', recuperando 16 milioni di euro per attività prioritarie stornandoli per esempio dai 130 mila euro per consulenze esterne, dai 300 mila per indennità di trasferta dei consiglieri, dal milione per celebrazioni pubbliche, dagli 800 mila per iniziative di promozione dell'identità veneta, dai 365 mila per attività editoriali. ''Non si può - ha sottolineato il consigliere - raschiare il fondo del barile di famiglie in difficoltà e prevedere queste spese''.

I consiglieri del Pd hanno quindi ricordato che sabato, a Padova, il Partito democratico ha organizzato una manifestazione ''contro i tagli di bassa lega'' previsti dal bilancio.

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