giovedì 30 giugno 2011

Intervento di Filippo Rizzato all'assemblea provinciale del PD di Sabato 25/06/2011

Caro presidente, segretario, cari delegati,
Sono qui oggi a sottoporvi alcune considerazioni sull'esito elettorale delle amministrative e della consultazione referendaria con un documento che fisicamente leggerò io ma che interpreta il sentire di PDNP, quindi di circa un 30% del partito provinciale.

E' indubbio che il voto delle amministrative e il quorum raggiunto sia stato influenzato da una variabile decisiva:il clima di opinione nazionale.
I due risultati segnalano un malessere nei confronti del governo, della sua amministrazione della cosa pubblica e della sua leadership.
Questo mutato clima ha infatti prodotto risultati inaspettati qualche mese fa, come le vittorie a Milano e Napoli ma anche a Novara e Cagliari, Pavia e Trieste e aggiungo per il suo valore simbolico pure Arcore.
Pero'e' evidente che la variabile "clima mutato"ha potuto incidere dove il centrosinistra per suo merito era stato in grado di mantenere in sostanziale equilibrio i rapporti di forza rispetto al centrodestra.




Dove invece, come in Veneto e anche a Padova il centrosinistra e il PD non hanno avuto questa forza il "clima" non e' bastato per colmare una colpevole assenza programmatica.
Per questo NP, che oggi ho mandato di rappresentare attraverso questa analisi, dopo aver festeggiato il successo elettorale nazionale ha chiesto con serieta' e responsabilita' al partito provinciale di analizzare oggettivamente il dato Veneto e soprattutto la situazione padovana non lasciandosi offuscare la vista dal dato contingente ma con lungimiranza per impostare una politica che riduca il divario che qui nel nord-est e' ancora troppo grande in termini di rapporti di forza tra csx e cdx.
Se guardiamo i 9 comuni veneti sopra i 15000 abitanti andati al voto vediamo che eccetto Villorba che era ed e' rimasta leghista gia' al primo turno e Oderzo che ha una situazione politica diversa dagli schemi abituali, 4 comuni aveva il cdx e 4 comuni ha oggi il cdx(prima Abano,Adria,Cavarzere e Chioggia oggi Abano,Adria,Montebelluna e Rovigo) 3 comuni amministrava il csx e 3 comuni ne amministra ora(prima Rovigo Montebelluna e Este oggi Este,cavarzere e Chioggia).Il csx Veneto, va detto, si e' dovuto  impegnare non poco per bloccare il vento del cambiamento alimentando divisioni locali interne che hanno generato i risultati negativi di Rovigo,Montebelluna e pure di Abano.

Crediamo si debba imparare dagli errori e che si debba cercar di non ripeterli in futuro.
Nell'ultima direzione provinciale si e' anche analizzata la situazione padovana.
La sensazione di NP e' che il provinciale non voglia mettersi in gioco per sanare situazioni simili a quelle da NP lì evidenziate attraverso un documento (documento di NP in quell'occasione letto da Andrea Drezzadore) cosi' da costringere un elettorato sempre più' indignato a non potervisi più riconoscere. NP ha prima presentato questo documento in direzione poi la "sensazione" di cui sopra ha generato un altro documento sottoposto all'attenzione del provinciale. Tali documenti non vogliono essere atti d'accusa ma semplici ed utili strumenti di riflessione per rigenerare una connessione con l'elettorato che se non ristabilita potrebbe causare, in alcune zone, la perdita del nostro elettorato per sempre.

Prendiamo atto, accogliendole con favore, delle odierne dichiarazioni di Federico Ossari che indicano lodevoli, quanto auspicabili e crediamo indispensabili, intenzioni ma le risposte fin qui ricevute ai nostri contributi unitamente ad altre risposte ricevute ultimamente su altre questioni poste al Provinciale non sono sufficienti, segnano invece l'intenzione di proseguire in una rotta e con modalita' di navigazione che a nostro avviso ci allontanano dall'elettorato che oggi non e' più' disposto a scegliere il meno peggio ma cerca un programma politico che lo rappresenti nella propria insoddisfazione.

NP da oggi non sara' più' disposto ad avvallare decisioni che ci distanzino ulteriormente dalla realta' e dai cittadini.

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