giovedì 3 febbraio 2011

Scuola, rigore significa tagli selvaggi? Ecco perché siamo al 60º posto al mondo

Alle prossime rilevazioni internazionali sul livello di istruzione degli alunni della scuola primaria l’Italia rischia di registrare un drastico peggioramento. ispettivamente nel 2006 (PIRLS) e nel 2007 (TIMSS) la nostra scuola primaria, quella dei maestri in compresenza per intenderci, aveva ottenuto il 50 e 60 posto mondiali.
Ci è voluto un complesso mix di incompetenza, ideologia destrosa e demagogia, per avviare la distruzione anche di questa di eccellenza nazionale. Sappiamo che il ministro Gelmini ha giustificato la sua «riforma» come esecuzione di un diktat di bilancio imposto dal «genio» Tremonti. Otto miliardi di tagli in tre anni. Il Partito Democratico, che «senza se e senza ma» chiede una netta inversione di rotta sul finanziamento dell’istruzione, rischia però di essere associato al partito della spesa e della malintesa solidarietà, troppo spesso spacciata (vedi retorica leghista) come mero scialo del denaro pubblico.

Bilancio regionale, le proposte del Pd per una manovra diversa

Con una serie di emendamenti, che definiscono una sorta di manovra alternativa, incentrata su pochi temi prioritari, il gruppo del Partito democratico in Consiglio regionale del Veneto vuole resuscitare il bilancio che ieri, nel presentarlo, il presidente della giunta, Luca Zaia, ha definito un ''cadavere eccellente''. ''Alcuni emendamenti del pacchetto - ha annunciato la capogruppo del Pd, Laura Puppato - hanno già incassato la condivisione di altri gruppi di opposizione''.