venerdì 7 ottobre 2011

Chi ha paura di Laura Puppato?



Avete presente Jonathan Livingston, il gabbiano del romanzo di  Richard Bach?

Si tratta di un uccello che desidera imparare l'arte del volo per  scoprire tutti i segreti e raggiungere la perfezione.
Questa sua passione però è incompresa dagli amici che con il tempo cominciano ad escluderlo dallo Stormo Buonappetito.

Il gabbiano Jonathan non riesce ad accontentarsi e  continua a desiderare la perfezione del volo, riuscendo a fare acrobazie fuori  dal comune.

Questo suo amore per il volo però lo porta all'esilio. Il Consiglio   degli Anziani, infatti, lo bolla come reietto e il gabbiano viene  allontanato dallo Stormo Buonappetito.
Fuori dal gruppo Jonathan continua ad esercitarsi. Dopo varie vicissitudini impara a volare alla velocità del pensiero. Pian  piano Jonathan comprende che l'importante per raggiungere la perfezione  non sta nel volo in sé, ma nel cogliere il segreto dell'amore.

Una volta tornato a casa insegna ai suoi vecchi amici dello Stormo Buonappetito ciò che ha imparato.

Alla fine tutti apprezzeranno le sue doti.



In questi giorni abbiamo visto che c'è in Veneto un gabbiano di nome Laura Puppato, capogruppo del PD in Consiglio regionale, che viene messa  sotto accusa da alcuni esponenti del suo partito che probabilmente sono abituati a leggere solo i titoli dei giornali e non gli articoli. 

Quale la sua colpa?  

Quella di aver ricordato al presidente Napolitano che la secessione esiste solo nel mente dei leghisti e che i veneti si sentono innanzitutto italiani.

Non a  caso era stata proprio lei, nel dicembre del 2010, a scrivere al Presidente  della Repubblica e ad esprimere la sua indignazione per il mancato  appoggio della Lega ai festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia.


Ma le colpe di Laura sono ben altre. Probabilmente di continuare ad essere fuori dal  palazzo e nella società civile, pur ricoprendo un incarico istituzionale; di dire sempre quello che pensa, un elemento che in politica non sempre viene apprezzato;  di essere fuori dagli schemi parlando un linguaggio che tutti possono capire.

Probabilmente la sua colpa maggiore è di aver ottenuto oltre 26.000  preferenze alle elezioni regionali del 2010, quando alcuni parrucconi del suo partito preferirono candidare Bortolussi alla presidenza del Veneto per   perdere male e ottenere tre consiglieri in più. A proposito: due che avevano sostenuto Bortolussi se ne sono andati quasi subito, privando il partito di   risorse economiche; uno dei due era addirittura il vicesegretario regionale.  
In un partito che ha bisogno di voti, il consenso personale di Laura fa  paura innanzitutto ai suoi colleghi che la vedono come una minaccia nel caso cambiasse la legge elettorale e fossero introdotte le preferenze. 
Meglio metterla in una angolo, farle terra bruciata attorno, scomunicarla come un'eretica. Un partito che ha paura dei voti, del consenso che si raccoglie nelle piazze e non nei corridoi del Palazzo o nei salotti, non farà  molta strada. Per questo servono non una, ma cento, mille Laura Puppato.


Francesco Corso (componente della segreteria PD provinciale di Padova)


Filippo Pacchiega (componente dell'Esecutivo PD di Padova)


Franca Bimbi (componente Direzione regionale)


Matteo Tognin (componente della Segreteria PF provinciale  di Padova)


Andrea Drezzadore (componente dell'esecutivo PD provinciale di Padova)


Stefania Busatta (componente dell'Assemblea nazionale del PD)


Carola Arena (componente della Direzione regionale del PD)


Eugenio Dal Bianco (componente della Direzione regionale del PD)


Maristella Caldato (componente dell'Assemblea regionale del PD)

1 commento:

  1. Che dire, ragazzi, ottimo post!Infatti è cosi, hanno paura del consenso della gente come Laura, perche paradossalmente Laura prende consensi, dove gli altri dello stesso partito, falliscono!
    Non capiscono che, cosi facendo vanno contro la volontà popolare,la quale vuole le persone semplici,presenti, che parlano chiaro!
    Ahimè non è mica la prima volta sapete, e neanche l'ultima che capita!
    Fosse per me disboscherei un pò il PD,giachè c'è troppa legna secca!
    MA io sono solo un operaio metalmeccanico....magari fossi un boscaiolo!
    UN salutone a tutti Nicola!

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