mercoledì 2 gennaio 2013

Intervento Nicoletta


Cari amici di PDNP, ieri ho preannunciato a Federico Ossari le mie dimissioni dalla segeteria e dagli altri organismi dirigenti. Mi scuso se non ho aspettato che si svolgesse una riunione del gruppo, se ho agito senza consultare nessuno, ma interiormente sentivo che dovevo farlo, se non altro per dare espressione a un disagio e a una sofferenza che da due giorni mi fa vivere decisamente male.

Sappiamo tutti come sono andate realmente quelle primarie che avevamo tanto chiesto e voluto come esercizio di democrazia e metodo per rinnovare questo partito, il nostro partito. Invece abbiamo visto il peggio del peggio. Abbiamo visto ricompattarsi vecchie aree di appartenenza (in particolare il filone che dal vecchio PCI è arrivato ai DS e poi al PD mantenendo intatti metodi e strumenti di potere e di organizzazione del consenso), Abbiamo visto la vecchia componente popolari-margherita, in evidente sofferenza, ritrovare una sua unità attorno al candidato renziano che ha raccattato un pò di tutto e soprattutto è riuscito a scavalcare a piè pari, e grazie alla "stampella" Renzi, quelle balenghe regole che però c'erano ed erano stampate sulla carta. So già qual è l'obiezione: ha sbagliato chi non ha dato la deroga a Gastaldon e Marcon. Rispondo: è intellettualmente disonesto rovesciare la frittata, le deroghe, proprio perchè deroghe, non dovevano essere date a nessuno.

Non ci nascondiamo nemmeno che PDNP era in una situazione di difficoltà da tempo, soprattutto da quando erano state avviate le primarie per la premiership. Penso che nessuno neghi la legittimità a nessuno di riconoscersi in una determinata area (infatti l'unanimismo ha sempre e solo fatto il gioco delle maggioranze), ma un conto è che le aree si formino su idee e programmi, e un conto è che vengano agite come trampolini di lancio o come strumenti di potere.
Niente di nuovo sotto il sole, si dirà, nessuno stupore, da ingenui avere immaginato il contrario.

Abbiamo perso. Francesco Corso ha perso. Poi c'è chi ha perso due volte. Personalmente credevo che un'alleanza con la candidata "puppattiana", fondata su una comune visione ambientalista, e strategicamente compensativa delle rispettive aree geografiche di appartenenza, potesse essere una carta se non vincente almeno favorevole. Invece così non è stato: Francesco ha dato, mentre dall'altra parte non è arrivato quasi niente.
Francesco, Matteo, Pierluigi e tutti gli altri hanno dato il massimo e hanno raccolto molto, attraverso un lavoro capillare e impegnativo. Ma è evidente che l'ambizione e il progetto di PDNP non poteva fermarsi alla bassa padovana, pena il fallimento. E così è stato. 

Mi dispiace, mi è difficile credere ancora in questo partito. Non vedo futuro. Mi manca la voglia di fare campagna elettorale contro chi non è tanto peggio di noi. 
Ammiro Maria che scrive "andiamo avanti". Io non ce la faccio. Non voglio abbandonare il gruppo, se si troverà ancora ci sarò, ma non mi sento di continuare a stare dentro quelle scatole vuote degli organismi dirigenti. 

Un caro saluto a tutti e un abbraccio a Francesco che ha tutta la mia stima e ammirazione per  quello che ha fatto e che ha rappresentato.  

Nicoletta

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