Il Revamping è stato azzerato dalla sentenza del TAR.
Non ci sorprende. Tanti Comuni, compreso inizialmente il Comune di Monselice, nelle loro delibere che esprimevano parere sul Progetto di Revamping avevano, con molta forza, sottolineato che lo stesso confliggeva con le norme del Piano Ambientale del Parco. Insomma lo avevamo detto per tempo e per tempo avevamo invocato alla Regione e alla Provincia un tavolo per verificare con tutti gli attori soluzioni alternative condivise avendo a cuore soprattutto la tutela occupazionale.Acqua passata.
Ora lo scenario è completamente cambiato. Il Revamping non esiste più, cancellato dal TAR.
Le considerazioni del Direttore del Mattino Omar Monestier sono largamente condivisibili e aprono ad uno scenario nuovo ed a una profonda riflessione.
Alcune ulteriori considerazioni:
- La sentenza del Tribunale Amministrativo ci dice che Il Parco non ha agito secondo le norme che lo regolano. Se ora esiste una crisi del Parco questa è direttamente connessa con la crisi di credibilità che ne è derivata dal comportamento poco coerente con lo spirito e la norma del Piano Ambientale.
- Ora il Parco Colli deve ripartire da questo dato di fatto e ricominciare a ricreare la propria credibilità con un governo nuovo e una "mission" nuova che volti pagina e sia coerente con un disegno di valorizzazione dell'enorme patrimonio paesaggistico, ambientale, storico, agricolo, monumentale che il territorio del Parco possiede.
- Adesso si apre una fase nuova. Una fase di ricerca delle alternative che deve coinvolgere la stessa Italcementi, i Comuni, le Organizzazioni Sindacali, il Parco ma soprattutto Enti che finora sono rimasti defilati nonostante i ripetuti appelli provenienti dal territorio e dalle Amministrazioni Comunali : Ministeri, Regione e Provincia.
- Il tavolo sempre richiesto e sempre negato deve essere avviato per verificare le alternative in primo luogo occupazionali e per disegnare insieme uno sviluppo compatibile con un dato di fatto che è il Parco (che la sentenza del TAR ha legittimato e rafforzato come istituzione, cosa che non è riuscita a chi il Parco ha amministrato in questi anni) e con la vocazione della nostra area. Uno sviluppo non più basato sull'inquinamento. Noi siamo sempre stati disponibili e lo siamo tuttora.
- Proprio nel quarantesimo anniversario della legge 1097 del 1971 la sentenza del TAR ci fa riscoprire il filo conduttore di un progetto di tutela e valorizzazione iniziato quarant'anni fa e che gli amministratori del Parco avevano smarrito.
- E’ il momento buono perché la buona politica riscenda in campo e dica responsabilmente la sua. Noi siamo da questa parte.
Francesco Corso, Giancarlo Piva
Sindaci di Baone ed Este
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