Siamo sempre stati molto critici rispetto alle occasioni in cui il Parco
Colli ha, secondo noi, tradito la sua "mission" di tutela e
valorizzazione del territorio dei 15 comuni dei Colli Euganei, ma riteniamo che
se passasse la proposta di legge presentata dalla Giunta Regionale il
territorio degli Euganei sarebbe scippato di uno strumento di straordinaria
potenzialità per uno sviluppo basato sulla valorizzazione delle inestimabili
ricchezze paesaggistiche, naturalistiche, ambientali, storiche, monumentali e
sui prodotti dell'agricoltura.
La proposta della Giunta Regionale è davvero un furto verso il territorio
che verrebbe privato di qualsiasi vera e seria capacità decisionale oltre che
ad essere pericolosa per la gestione dell'ambiente e molto poco credibile sotto
l'aspetto economico.
Proviamo a spiegare perché:
1) I Sindaci dei 15 Comuni dei Colli non avranno più potere deliberativo
in quanto il Consiglio del Parco verrebbe soppresso. Insomma non decideranno
più niente. Faranno parte della Consulta, assieme alle associazioni di
categoria, alle Pro Loco, alle Associazioni Ambientaliste.
2) il Presidente sarà scelto non più dai Sindaci o loro delegati ma dal
Presidente della giunta Regionale. Così pure il Direttivo del Parco. Anche il
Comitato Tecnico-Scentifico verrà nominato da Venezia. Insomma il territorio
sarà governato da persone di fiducia del Governatore Veneto e i Comuni non
avranno più alcun peso nelle scelte degli organi che rappresentano il Parco
Colli.
3) Oggi gli organi politici del Parco Colli costano complessivamente
circa 10.000 euro annui. Dubitiamo fortemente che il Presidente e il Direttivo
nominati dal Governatore veneto costino "solo" quella cifra. Soltanto
i rimborsi spese dei nominati che dovranno gestire e rappresentare ben tre
Parchi saranno ragguardevoli, per non parlare della loro remunerazione. C’è poi
la questione del Direttore del Parco Colli che oggi è individuato in un
funzionario dipendente del Parco che percepisce poco più del suo stipendio e
che secondo la proposta di legge della Giunta tale funzione verrà svolta da un
Dirigente regionale che costerà sicuramente molto, molto di più.
4) Le autorizzazioni ambientali attualmente vengono rilasciate entro 60
giorni dal Parco. Con la proposta regionale verranno affidate ai Comuni e
quindi avremo 15 modi diversi di applicarle e verrà meno quindi la gestione
unitaria del territorio del Parco. Inoltre i Comuni, soprattutto quelli
piccoli, non hanno strutture adatte ad assorbire queste competenze, senza
contare che comunque poi ci si dovrà in ogni caso rivolgere al Parco per
ottenere un nulla osta di compatibilità naturalista che dovrà essere rilasciato
sempre entro 60 giorni. Non si sa che fine faranno le competenze idrogeologiche
e forestali oggi svolte dal Parco e quindi non è dato sapere a chi si dovranno
rivolgere i cittadini per ottenere le relative autorizzazioni poiché la
proposta di legge nulla dice in proposito.
5) l'operazione che più ci preoccupa e stupisce per la sua miopia culturale
è il grossolano tentativo di separare nettamente quello che è inseparabile,
vale a dire il concetto di natura da quello di territorio ed ambiente. Il Parco
dei Colli Euganei è nato tenendo insieme le valenze naturalistiche,
paesaggistiche, ambientali, storiche e monumentali. Cioè tenendo insieme tutte
quelle ricchezze che fanno di questo territorio un ambiente unico. Proporre un
Parco fatto solo dei cocuzzoli dei Colli è una operazione culturale pericolosa
e soprattutto autolesionista.
In conclusione la proposta di legge della Giunta Regionale appare davvero
come un tentativo di scippo nei confronti di un territorio che in questo
momento ha bisogno invece, più che mai, di un Parco che riprenda a svolgere
bene la "mission" di Parco e che recuperi le finalità della legge
istitutiva del 1989, creando le condizioni
finalmente anche per produrre
ricchezza ed opportunità di crescita economica ed occupazionale. E’
nostra intenzione, in accordo con i consiglieri regionali del Partito
democratico, contrastare questa proposta, in modo deciso, ma disponibili al
confronto, per discutere nel merito e per formulare delle controproposte. Non possiamo
e non vogliamo rinunciare a svolgere fino in fondo il nostro ruolo di difensori
di un patrimonio unico che è un bene di tutti.
Federico Ossari
Segretario Provinciale PD
Francesco Corso
Segreteria PD con delega al Parco Colli
Euganei
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