domenica 11 luglio 2010

Il discorso di Francesco Corso all'assemblea dei delegati provinciali

Congratulazioni al nuovo Segretario Federico Ossari e al Segretario Cittadino Piero Ruzzante.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questo congresso.
Grazie a tutti coloro che si sono candidati.
Grazie a Fabio Rocco che ha saputo guidare il partito nella sua fase costituente, una fase difficile.

Siamo partiti alla rinfusa a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle candidature. Sapevamo che tutti i deputati, i consiglieri regionali e provinciali erano dall’altra parte, sapevamo quindi che la nostra era una missione difficile.
Ci siamo candidati perché vogliamo bene a questo Partito.
Vi dico subito però che ci sentiamo un po' vincitori anche noi.
Sia perché quasi un terzo degli iscritti ha recepito il nostro messaggio in così poco tempo e perché pensiamo che la nostra candidatura abbia portato competizione e confronto di idee e visioni del Partito che altrimenti con la candidatura unica non avremmo avuto.
Attraverso questo confronto abbiamo saputo portare energie in questo Partito che altrimenti se ne sarebbero state in disparte.
Abbiamo saputo portare a galla errori e limiti.
Abbiamo saputo rappresentare un messaggio di forte cambiamento che va al di là del nostro 30,5%.
Quelli che ci hanno votato, ma anche tantissimi di coloro che hanno votato Ossari Federico hanno manifestato l’esigenza di cambiare questo Partito, affinché diventi in tutta la Provincia di Padova e nel Paese una alternativa credibile al governo del PDL e della Lega.
Questa volontà e questa speranza di risalire la china, di riconquistare il consenso perduto, di uscire dalla grave crisi in cui versa il PD è un patrimonio umano e politico di tutto il PD, sarebbe un peccato che non si cogliesse questa istanza, sarebbe davvero bello che questa speranza divenisse patrimonio nostro, di tutto il PD.
Per avere portato energie e speranze non ci sentiamo sconfitti. Per avere portato in tutto il PD la consapevolezza della necessità di cambiare la rotta che ci ha portato in questa grave crisi siamo convinti di avere ottenuto un buon risultato.

PD-NUOVOPERCORSO nasce in maniera trasversale. Iscritti che avevano sostenuto Bersani, Franceschini e Marino hanno ritenuto di superare le diverse collocazioni e di dare vita ad una proposta trasversale che si facesse carico di dare un contributo ad un partito in crisi, un contributo fuori dagli schemi che altri ci hanno appiccicato, fuori dalle etichette che non sempre ci hanno aiutato a vedere nitidamente i problemi che abbiamo di fronte.
Un contributo nato dal basso.
PD-NUOVOPERCORSO proprio per questo non vuole diventare una nuova corrente, una nuova etichetta. La nostra proposta quindi resta una Rete di iscritti che pensano con la loro testa e che dicono quello che pensano e che vogliono continuare a farlo, iscritti che vogliono rappresentare stimoli, proposte e collaborazione per risalire tutti insieme la china.

Proprio per questo PD-NUOVOPERCORSO non si chiude e lascia aperti i propri spazi, le proprie porte.
Se restiamo chiusi in una corrente, in una etichetta non riusciremo a lavorare, a dare il nostro fattivo contributo a Federico e a Piero per cambiare questo Partito.
Vogliamo essere una Rete che lascia sempre la porta aperta verso tutti coloro che vogliono concorrere in questo obiettivo, verso tutti coloro che insieme vogliono ritornare a mischiarsi con la società, a dialogare con tutti i soggetti associativi, civici, di volontariato per ritornare ad essere presenti in tutte le istanze, i movimenti, i percorsi presenti nel mondo che sta fuori della porta dei nostri Circoli.

Ci sono alcune cose che chiediamo con forza e sulle quali daremo la nostra piena collaborazione:

- la centralità dei Circoli: attuare la centralità dei circoli dando autonomia, collaborazione e sostegno nelle scelte che riguardano le loro comunità;
- la condivisione della definizione delle aree territoriali per la realizzazioni delle reti di Circoli e la scelta dei coordinatori di area tramite elezione nelle assemblee degli iscritti per area;
- l'incentivazione di Circoli tematici nelle aree territoriali in modo da supportare con idee e proposte l'agire politico dei Circoli e del Partito nel suo complesso;
- prepararci per tempo alle sfide elettorali delle amministrative del prossimo anno dando sedi e sostegno alle competizioni che ci saranno nella Provincia;
- le primarie come metodo privilegiato per la scelta delle candidature alle politiche;
- definire con più coraggio i tratti della nostra collocazione a difesa dell'ambiente, dei diritti e della solidarietà, del lavoro in tutte le vicende che interessano il territorio padovano;
- stabilire da subito un rapporto di condivisione e collaborazione nella gestione del Partito.

Noi pensiamo che sia impossibile vincere le elezioni provinciali e regionali senza una vera saldatura tra la città di Padova e la Provincia.
Se non lavoreremo per rafforzare il PD anche in Provincia non vinceremo mai le elezioni provinciali e regionali e ci arroccheremo solo in difesa dei presidi delle città, conquistati anche grazie alla indiscussa capacità dei nostri Sindaci, in attesa che la Lega sferri il suo attacco anche agli ultimi fortini rimasti.
Tutto ciò è legato alla rappresentanza politica della Provincia, finora inesistente, ma non è solo un problema di rappresentanza, ma anche di assunzione delle tematiche che vengono dalla Provincia.
Per vincere dobbiamo investire energie, attenzione e rappresentanza nel territorio della Provincia e saldare la frattura che si è determinata tra Città e Provincia. Questa esigenza è ancora maggiore in una Provincia come quella di Padova che ha solo consiglieri provinciali eletti a Padova, solo consiglieri regionali eletti a Padova, coi voti di tutto il territorio. Un Partito Nuovo deve sapere investire nella pluralità delle persone che ne rappresentano il territorio.

Noi pensiamo che questo Congresso debba rappresentare una svolta: finora abbiamo assistito al perdurare di vecchie appartenenze (Democratici di Sinistra, Margherita).
Noi crediamo con questo congresso dovremmo sentirci finalmente soltanto tutti democratici.
Siamo convinti che il Partito Democratico resti l’unica vera seria alternativa allo strapotere del PDL e della Lega, l’unica vera prospettiva di affermazione della democrazia, della solidarietà, della difesa dei diritti, dell’ambiente e del diritto al lavoro.
L’unica forza che può difendere la nostra Costituzione nata dalla Resistenza.
E’ per questo che il Partito Democratico va cambiato. Ed è per questo che ognuno di noi è chiamato a dare il suo contributo.
Noi ci siamo per questo.
Vorrei concludere anch’io con una citazione. Una citazione di John Lennon tratta da una sua canzone “Imagine”:

puoi dire che sono un sognatore
ma io non sono il solo
spero che un giorno ti unirai a noi
ed il mondo sarà una cosa sola
".

Francesco Corso

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