"Una buona riforma del patto di stabilità serve adesso, perché deve andare di pari passo con il federalismo, contribuendo a rendere questa riforma più rispettosa dei principi di autonomia e responsabilizzazione degli enti locali". Lo afferma il senatore Marco Stradiotto (Pd), componente della Bicamerale per il federalismo fiscale, che oggi a Padova ha riproposto il proprio progetto di legge per la riforma del patto finanziario che vincola i Comuni italiani.
''Il Patto di stabilità - ha sottolineato Stradiotto - impone regole assurde ai Comuni, penalizzando tutti quelli piu' virtuosi e quindi gran parte di quelli del Veneto. Occorre cambiarlo, per salvare il futuro dei nostri Comuni". "Noi - ha aggiunto - proponiamo di valutare i Comuni in base a veri criteri di efficienza: le spese per personale in rapporto alle entrate, il grado di autonomia impositiva. E poi i Comuni devono essere trattati diversamente a seconda che siano virtuosi, poco virtuosi o non virtuosi".
Con Stradiotto è intervenuto alla conferenza stampa anche il segretario del Pd Veneto, Rosanna Filippin. "Mentre il governo è paralizzato da queste vicende - ha detto Filippin, riferendosi alle inchieste che riguardano il premier - il federalismo, senza correttivi, rischia di essere una partita di giro, un gioco di prestigio, in cui i territori locali riceveranno più risorse, tra alcuni anni, ma nel frattempo ne perdono altrettante, se non di più, a causa dei tagli nei trasferimenti che scattano da subito".
"Il Patto di stabilità - ha concluso il segretario del Pd vento - blocca 40 degli oltre 60 milioni di euro di ritardati pagamenti da parte della pubblica amministrazione verso le imprese, così il territorio paga due volte".
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