lunedì 22 novembre 2010

Lettera di Francesco Corso ai Sindaci del territorio sulla convenzione Parco-Italcementi

Cari Colleghi Sindaci,
quando abbiamo dato vita al documento sul Revamping Italcementi ci siamo ritrovati e ne abbiamo discusso non come uomini di parte ma come persone che hanno la responsabilità delle nostre comunità. Responsabilità che non ci è stata data dall'alto ma dal voto dei nostri concittadini.
Abbiamo convenuto insieme di affermare la dignità di amministratori che si ponevano il sacrosanto interrogativo delle prospettive di sviluppo  futuro della nostra area e di come quest'opera avrebbe ipotecato per 30-40 anni qualsiasi ipotesi di sviluppo eco-sostenibile per i nostro bellissimo territorio.
Allora non avevamo obbedito ad ordini di scuderia e non avevamo ragionato per partito ma come amministratori.

Ora perchè non ripercorrere quella strada e discuterne insieme come Sindaci ancora prima di come appartenenti ad una parte politica?  La salute, l'ambiente e il lavoro abbiamo sempre detto che non hanno colore politico. Erano solo parole? Perchè non parlarne? Perchè non verificare attraverso una riunione, una discussione se approdare ad una posizione condivisa? Forse potevamo insieme convenire che trent anni vuol dire per sempre, che sono tanti anni! Troppi. Forse si poteva chiedere di adottare i limiti di emissione degli inceneritori e risparmiare nei prossimi decenni una parte consistente di inquinamento, che se anche ridotto, sarà pesantissimo. Ma soprattutto potevamo verificare insieme la nostra capacità:
- di salvaguardare tutti i posti di lavoro dello stabilimento lavorando per proposte di legge per l'assunzione a difesa del territorio, divenuto fragilissimo,
- salvare la credibilità del Parco Colli,
- nello stesso tempo fare scelte coraggiose come fecero 40 anni fa i nostri padri, che non si fermarono al contingente ma che seppero guardare fino ai giorni nostri.

Almeno parlarne tra di noi, con dignità. Poi ognuno per la sua strada se non ci fossero convergenze, con il risultato di fermare gli orologi per trent'anni.

Francesco Corso
Sindaco di Baone

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